martedì 15 gennaio 2013

Paper Mario Sticker Star - Recensione

Paper Mario Sticker Star, sviluppato da Intelligent System e prodotto da Nintendo, è uscito in Italia il 7 Dicembre in esclusiva per 3DS. Si tratta del 4° capitolo della serie Paper Mario e dopo lo scorso capitolo Super Paper Mario, che era un più un gioco di piattaforme,  il nuovo uscito cerca di ritornare al genere dei primi 2 episodi (Paper Mario e Paper Mario e il Portale Millenario): il gioco di ruolo. Ho detto "cerca" e ci tengo a sottolinearlo, poichè la parola RPG non lo descriverebbe pienamente.



Qual è il genere?
Probabilmente è una domanda molto ricorrente tra i fan, proprio per questo voglio fornire una risposta completa.
Fondamentalmente è un RPG, proprio come i primi 2 capitoli, ma l'introduzione degli adesivi cambia la strategia dei combattimenti. Gli sticker non solo hanno valore nelle battaglie, ebbene anche nello scenario e l'applicazione della giusta figurina nel posto giusto lo rende anche rompicapo. Inoltre il level design è reso più importante ed è quindi anche un gioco di piattaforme tridimensionale. Ho intenzione di spiegare le variazioni successivamente in sezioni separate.

Storia
Nel Regno dei Funghi una volta all'anno passa la stella degli adesivi (la Sticker Star), scende a terra e se si pensa ad un desiderio e questo verrà esaudito. Così annualmente viene organizzato lo Sticker Fest, presentato dalla Principessa Peach, per accogliere la cometa. Però nell'anno in cui è ambientato il gioco, mentre la Cometa Sticker è tra gli abitanti di Mushroom Kingdom, Bowser tocca la stella, questa va in cielo, si rompe e libera i componenti: 6 sticker reali (adesivi in grado di avverare desideri, sono infatti loro a conferire la particolare abilità alla stella) e Corinne (la guardina degli sticker reali). Ciascun adesivo va in un mondo di gioco diverso, tra cui il più potente che cade in testa a Bowser, il quale acquisisce un grande potere, così Mario cerca di fermarlo saltandoci addosso ma invano. Il gioco comincia mentre Mario è incartocciato a terra, dove il re dei Koopa ha devastato lo scenario e rapito la principessa, mentre Corinne gli parla.
Come gli appassionati si saranno già accorti, la trama in questo gioco è banale e l'obiettivo del gioco è classico: girovagare per i livelli alla ricerca di stelle. Purtroppo anche lo sviluppo della storia non convince, rimanendo indubbiamente inferiore rispetto agli standard della serie.

Personaggi
Nei giochi di Mario RPG sono noti i suoi protagonisti eccezionali, soprattutto i partner (aiutanti nell'avventura che hanno un ruolo importante nei combattimenti). Invece in questo capitolo i partner vengono rimossi e non vengono proposti personaggi carismatici eccetto che 2.
Il primo è Corinne, adesivo intelligente a forma di corona venuto dalla Sticker Star, protettrice degli Sticker Reali. Essa chiede aiuto a Mario per ritrovare i 6 Sticker Reali per poi tornare nella Sticker Star, dando il suo contributo. E' un personaggio simpatico, irascibile, impulsivo, autoritario, fa spesso battute umoristiche e commenti, ma nonostante la sua particolare personalità non riesce a catturare veramente il giocatore, non riesce ad "appiccicarsi" nei ricordi felici. Il suo nome originale è Kersti (specie di anagramma di "sticker", sticKer), mistero il motivo per il quale Nintendo lo abbia cambiato in un senza significato Corinne.
Il secondo è Torcibruco. Personaggio comparso per la prima volta in Super Mario World (1990), in Paper Mario Sticker Star viene ripreso e interpretato come un giovane bruco che si comporta come un bambino. Era felice finchè per qualche misteriosa ragione il bosco si è inquinato e non può più mangiare i suoi adorati cespugli. A peggiorare la situazione è stato Kamek (se non ti ricordi chi sia, premi qui) che ha spezzato il suo corpo e mandato in giro nella foresta le sue parti, così chiede aiuto a Mario e al giocatore conviene. L'unico aiutante vero del gioco, sarà utile nel corso della storia. Il suo essere infantile, ingenuo, lunatico e irascibile lo rendono memorabile.
Spesso nella serie venivano introdotti nuovi personaggi, nuove specie, invece in questo gli sviluppatori si sono limitati a inserire tipi dalla serie Super Mario originale (platform). I personaggi benefici si limitano a Toad e Peach anche se quest'ultima si mostra solo alla fine.


Gameplay oltre le battaglie
In questo episodio, lo scenario diventa molto più importante. Uno dei poteri di Corinne è di vedere tutto il mondo dall'alto, uscendo dal foglio su cui giace e da questa dimensione si possono attaccare (e a volte staccare) gli adesivi. Questo fenomeno è chiamato "cartificazione".
Gli adesivi sono 160 e sono suddivisi in 2 gruppi: 96 sticker normali, acquistabili/trovabili; 64 sticker oggetto, che bisogna creare trovando l'oggetto e andando in un area apposita (Lancia Sticker). Il gioco è ricco di segreti: passando da blocchi invisibili a passaggi segreti. Solitamente i blocchi segreti sono intuibili grazie alla presenza di fiori e per farli apparire basta passare alla cartificazione o saltare nel posto sospetto; per i passaggi nascosti invece la situazione si complica poichè gli avvertimenti sono minimi o inesistenti, per trovarli si è costretti ad andare contro ogni parete, rendendolo a tratti frustrante. Oltre a questo, ad un punto del gioco si possono comprare degli adesivi-porta, che se applicate sopra a sagome di porta su un muro per livello portano ad una stanza segreta. Spesso ci si ritrova di fronte ad enigmi solubili con la cartificazione, ad esempio per fare muovere le pale di un mulino a vento posizionale un ventilatore. Queste sezioni sono le più riuscite e soddisfano, unica pecca è che alcune alternative che sono logiche non vengono accettate e si spreca un adesivo (che nella maggior parte dei casi è un oggetto), la soluzione è solo 1. Viene dato anche più  valore alle monete: ora sono molto più frequenti e praticamente ogni cosa ha un  prezzo, ma trascurabile se considerato a quante se ne riesce ad avere. Non è neanche necessario acquistare adesivi, lo scenario è talmente ricco di questi che bastano (se non bastassero, basterebbe uscire dal livello e ritornare).


Battle System
Essendo un gdr a turni i combattimenti ricoprono una parte importante del gioco. Con i poteri di Corinne il gameplay cambia: Mario, nel suo turno, può scegliere un adesivo che corrisponderà all'azione che porterà a termine, volendo si può provare una slot machine nella quale ogni casella (sono 3) che si fa uguale corrisponde al numero di sticker utilizzabili in quel turno. Fortunatamente la caratteristica unica nelle battaglie di Mario RPG rimane invariata, cioè basarsi sul tempismo, anche se è stato facilitato rendendo più ampio l'intervallo di tempo in cui si dovrebbe premere il pulsante appropriato (soprattutto nelle parate e salto). I combattimenti, come al solito, non sono casuali, ma i nemici sono ben visibili nel paesaggio e con qualche tattica stealth li si può evitare. Inoltre la rimozione dei punti esperienza porta a cercare di evitarli più frequentemente poichè non si guadagna nulla combattendo, addirittura alcune volte ci si ritrova a usare più adesivi del ricavo (quando si sconfiggono nemici standard si ottengono monete e forse sticker), caso contrario invece contro alcuni avversari che rilasciano adesivi unici o numerose monete. Come se non bastasse, la fuga dagli scontri è gratuita, non si perdono monete, basta premere il più velocemente possibile i pulsanti. Le battaglie con i boss non sono state convincenti, nonostante gli splendidi boss theme. Queste sono troppo facili e possono essere semplificate così: resistenza -> soluzione enigma -> facile vittoria. Ogni boss inizialmente sembra impossibile, ma grazie all'utilizzo del giusto sticker oggetto la difficoltà diventa imbarazzante. La mia battaglia preferita è stata contro il Calamarcio e penso che se fosse continuata ad essere come prima dell'utilizzo dell'oggetto corretto sarebbe stato molto più divertente e soddisfacente. Anche se gli adesivi sono tanti, alla lunga possono annoiare poichè alcuni hanno effetti e modalità di attivazione troppo simili. Peccato che non ci sia un area apposita per il training, visto che non c'è alcune descrizione dettagliata sul come utilizzare gli adesivi, ciò porta allo spreco o non giungere all'eccellente, soprattutto quando hanno cambiato la modalità di utilizzo rispetto agli antenati (mi riferisco al martello), quindi bisogna provare sul campo.

Gameplay: in definitiva
Mentre giocavo, ho avuto una spiacevole sensazione: mentre negli episodi classici (i primi 2) lo scenario era solo un intermezzo per svolgere nuovi scontri, qui mi è sembrata la situazione opposta: i combattimenti con i boss sono solo mezzi per proporre enigmi e quelli normali sono tranquillamente evitabili, pretesto per raggiungere nuove zone e nuovi indovinelli ambientali.
Sembra che gli sviluppatori abbiano tolto ciò che caratterizzava la serie e abbiano considerato il titolo stesso: Paper Mario, Mario fatto di carta. E' proprio su questo concetto che si basa l'intero gioco, come mai Intelligent System aveva fatto prima. L'avvento degli adesivi (un po' copiato da LittleBigPlanet, gioco dal quale lo stesso presidente Nintendo Iwata aveva dichiarato di essere stato colpito) inizialmente pensavo avrebbe ucciso il brand, ma una volta con le mani sul gioco ho dovuto ricredermi.
Purtroppo una volta finito il gioco non c'è molto da fare: gli unici collezionabili sono gli adesivi (niente più miriade di roba da collezionare tipica della saga); ci sono degli obiettivi, ma lo svolgimento non da ricompense, ed in ogni mondo c'è da trovare Luigi, anche in questo caso però la ricompensa è inesistente.

Pro
- Un RPG unico
- I rompicapi sono studiati e intuitivi
- Soundtrack stupenda, perfettamente legata all'atmosfera
- Stile grafico delizioso, il 3D lo enfatizza ancora di più

Contro
- Difficoltà troppo bassa
- Elementi da GDR poveri
- Storia ritornata sul banale
- Sconfitto il boss finale, c'è poco da fare

Valutazione
8.0
Un gioco divertente, ma non appassionante. Messo a confronto con gli altri esponenti della serie risulta il peggiore, però non toglie che sia un buon gioco. Non mi dispiacerebbe che il prossimo capitolo sia ancora così, a patto che colmino le lacune.

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